La finestra sui tetti
I racconti ospitati ne La finestra sui tetti offrono una nitida immagine dell’arte narrativa di Ben Pastor, sia come giallista, sia come scrittrice che ha eletto a fulcro della sua produzione il racconto storico. Al centro troviamo Martin Heinz Douglas von Bora, il personaggio-guida dell’immaginario di Ben Pastor, qui “fotografato” in otto momenti diversi ma intimamente connessi tra loro, secondo il metodo del racconto inteso come capitolo di un effettivo romanzo corale: dunque, una serie di casi criminali da risolvere, due fronti di guerra distanziati nello spazio e nel tempo (quello russo-orientale dell’operazione Barbarossa e quello italiano post 8 settembre 1943), ma un unico filo rosso costituito dalla tormentata evoluzione interiore del personaggio.
Creato sulla parziale falsariga di Claus von Stauffenberg, lo sfortunato attentatore alla vita di Hitler nel luglio del 1944, Martin Bora è figura paradigmatica ed esemplare di tutte le lacerazioni ideologiche e spirituali che hanno caratterizzato il Novecento, il “secolo breve” dei tre totalitarismi di massa e di due guerre mondiali. Ufficiale di carriera dell’esercito tedesco che ordini superiori o il semplice caso prestano all’attività investigativa, Bora deve affrontare non solo intricatissimi misteri criminali, ma anche, forse soprattutto, i paradossi che scaturiscono dalla sua scomoda posizione di “uomo giusto nella divisa sbagliata”…
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