La grande caccia

Anno 306 d.C. Riprendendo quanto anticipato ne La voce del fuoco e ne La traccia del vento, Elio Sparziano, storico e soldato di Roma, sbarca nella la provincia di Siria-Palestina per individuare un tesoro che, a quanto sembra, si cela laggiù. Si tratta di antiche monete d’oro, smarrite dopo una delle molte ribellioni giudaiche, in attesa da secoli di essere recuperate e già costate la vita a innumerevoli avventurieri. In realtà, il mandato ufficiale di Elio è di scovare i seguaci di Annia Cincia, nobile cristiana che, macchiatasi di omicidio, è sfuggita alla giustizia romana rifugiandosi proprio in Palestina. L’incarico connesso al recupero delle ricchezze, invece, è ufficioso, ma importantissimo in un periodo di costose lotte dinastiche per la successione al trono dopo l’abdicazione di Diocleziano. Una volta giunto in loco, Sparziano deve fare subito i conti con le difficoltà della sua missione: rintracciare Cincia fra miriadi di fanatici religiosi, e confrontarsi con quanti competono con lui nella caccia al tesoro. Fra questi ultimi spiccano l’ambiziosa madre di Costantino, Elena, il suo potente compagno Sido (già vecchio nemico di Sparziano), l’ex guerrigliero ebraico Baruch ben Matthias e suo cugino ben Ilia, che accampano diritti "nazionalistici" sull’oro. E in più, un misterioso assassino…
  Ciclo di Elio Sparziano


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