I piccoli fuochi
Francia, autunno del 1940. Parigi è occupata dalle truppe tedesche, eppure sembra che francesi e invasori siano in "luna di miele". Non durerà molto, ma è in un clima rilassato che Martin Bora, giovane capitano del controspionaggio militare, arriva nella Ville Lumière per svolgere un incarico molto delicato: fare rapporto sulle strane mosse di Ernest Jünger, famosissimo eroe della Prima guerra mondiale, autentico mito letterario ma, nel contempo, personaggio imprevedibile, eterodosso e di scarsissima affidabilità politica. Come se non bastasse, Bora dovrà investigare sulla strana morte, avvenuta in Bretagna, della moglie di un commodoro della Kriegsmarine, e su di un informatore polacco che sembra possedere rivelazioni scottanti su un crimine di guerra. Lasciata Parigi per la Bretagna, Bora si ritroverà catapultato in una regione percorsa da istanze indipendentiste e pervasa da echi celtici di tipo sovrannaturale: croci-calvario, case "maledette", divinità pagane... Intanto i cadaveri si moltiplicano, le SS hanno l'investigatore sul loro libro nero, ed Ernst Jünger si comporta in modo sempre più enigmatico. Con tre casi di omicidio da risolvere, Bora dovrà camminare sul filo del rasoio e risalire le contorte tracce di un assassino insospettabile, sino ad approdare ad una sconcertante verità.
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