Luna bugiarda
Veneto, 1943. Reduce dall’inferno della Russia, il maggiore della Wehrmacht Martin Bora (già protagonista di Lumen) si trova distaccato a Lago, nei pressi di Verona. Un presidio di retroguardia, ancora lontano dalla linea del fronte. Eppure, proprio qui, all’indomani dell’8 settembre, l’ufficiale tedesco riceve il “cortese invito” di occuparsi della morte per omicidio del più illustre gerarca fascista della regione: un crimine bizzarro e scandaloso, che minaccia di infangare l’immagine pubblica del Regime.
Investigatore brillante ma in crisi con la propria moglie e con se stesso, Bora accetta a malincuore l’incarico. Ad affiancarlo in un’indagine che si annuncia intricata come una ragnatela ed esplosiva come un campo minato, è l’ispettore Sandro Guidi, a sua volta alle prese con un assassino seriale che sta insanguinando i dintorni.
Esiste un collegamento tra i due casi? Per quali motivi le autorità fasciste fanno di tutto per ostacolare le indagini di Bora? E perché la vittima del primo omicidio ha disegnato sulla ghiaia un’enigmatica “C”? Mentre sullo sfondo infuria la lotta partigiana e si consuma il dramma dell’Olocausto, ha così inizio una serrata caccia al colpevole, all’inseguimento di una verità che molti, troppi, preferirebbero seppellire nel silenzio…
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