Racconti


Non ci sono sprechi nei racconti: ogni parola conta. Ricordo con piacere un concorso letterario che si teneva nello Iowa qualche anno fa, il cui regolamento imponeva l'uso di non più di 100 parole. Un vero invito alla concisione significativa.

Infatti, se (come sosteneva Stendhal) il romanzo è "uno specchio che passeggia per strada", novelle e racconti sono altrettanto capaci di riflettere il mondo. La relativa brevità non diminuisce ma anzi concentra il loro potere narrativo, obbligando linguaggio e stile a servire la trama con assoluta economia. Kafka usava taccuini minuscoli per abituarsi alla concisione!

Insomma, la disciplina imparata riducendo anzichè aggiungendo è sommamente preziosa per il romanziere, ma non solo: se avessero potuto incontrarsi, Balzac col suo "Ho scritto un romanzo lungo perchè non ho avuto tempo di scriverne uno breve" e l'architetto van der Rohe col suo "Less is more", si sarebbero trovati felicemente - e concisamente - d'accordo...

Ah, sì: quanto scritto sopra non supera le 150 parole. Però, se volete saperne di più sui miei racconti, cliccate qui.
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